

CALOVETO (CS), martedì 27 maggio 2025 – Suor Emily, Suor Feby e tutte le suore
Compassioniste Serve di Maria in quasi 16 anni di permanenza nel nostro borgo sono diventate un punto di riferimento imprescindibile per i calovetesi, soprattutto per gli anziani e per i più fragili. La possibilità che la Comunità cenobitica possa chiudere e le sorelle trasferite, ci rammarica e preoccupa. Una scelta improvvisa e non condivisa.
CITTADINANZA IN APPRENSIONE PER IL TRASFERIMENTO DELLE SUORE
È quanto dichiara, preoccupato, il Sindaco Umberto Mazza che, sollecitato dalla profonda
apprensione della cittadinanza, insieme al parroco Don Agostino De Natale, ha attivato
tutti i contatti istituzionali per scongiurare il trasferimento delle Suore, a partire
dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Maurizio Aloise, che ringrazia per l’attenzione
che sta riservando alla vicenda, per finire alla Madre Generale dell’Ordine, Suor Maria
Raffaella Todisco. ESSENZIALE IL LORO SUPPORTO DURANTE LA PANDEMIA
In questi tredici anni, di cui 11 vissuti da Sindaco – dichiara il Sindaco – le suore hanno
rappresentato per tutti noi un punto di forza sociale, spirituale e di grande coesione. Tutte
le categorie sociali hanno potuto beneficiare del loro apporto e del loro operato, anche
durante il periodo pandemico del Covid-19. VALORE PERSONE OLTRE SCELTE COMPRENSIBILI MA TROPPO RAZIONALI Abbiamo chiesto di incontrare la Madre Generale – sottolinea il Primo cittadino – per
chiedere chiarimenti per una scelta che causerà sicuramente un malcontento generale ed
un impoverimento della nostra comunità . Il valore che hanno le persone,
indipendentemente dal loro numero, rimane prioritario, soprattutto quando queste negli
anni hanno trovato nella presenza di queste religiose un punto di riferimento che non può
essere cancellato con un tratto di penna o per logiche, sicuramente comprensibili, ma
esclusivamente razionali. RELIGIOSE PATRIMONIO SOCIALE DELLA COMUNITÀ
L’auspicio è che l’Ordine possa riconsiderare la scelta di sopprimere la comunità delle
suore e di valutare, insieme all’Arcidiocesi, altre possibilità che tengano in vita questa
realtà che è diventata un vero e proprio patrimonio di Caloveto. Si valuti, ad esempio –
dice – la costituzione di un’opera sociale accanto a quella pastorale legata alla presenza
delle suore. – (Fonte: Comune di Caloveto/CS – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin
Montesanto Comunicazione & Lobbying).