
Il vicesindaco Versace: “Vogliamo che la nostra terra sia raccontata per le sue bellezze, per la cultura, la musica, la sua capacità di accogliere” Un flusso continuo di persone, con presenze costanti fatte di molti giovani, famiglie e turisti, ha animato il concerto del Primo Maggio, promosso dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, e svoltosi sullo splendido scenario dell’Arena dello Stretto, sul lungomare monumentale ‘Italo Falcomatà’. Giovani artisti, conosciuti dalla stragrande maggioranza dei ragazzi e ragazze, gruppi storici, ospiti internazionali e grandi glorie italiane hanno animato il palco dell’Arena ‘Ciccio Franco’, accompagnati da una splendida giornata, un tramonto tra i più belli del Mediterraneo e dall’animazione di ‘Studio54 Network’ che ha intrattenuto costantemente i presenti. Nel corso della grande festa dedicata al Lavoro si sono alternati alcuni dei nomi più amati della musica italiana e giovani talenti emergenti: Le Orme, Patty Pravo, Morgan, Ronn Moss, Moreno, Tancredi, Rondine, Crytical, Carboidrati, Eda Mari, Marataro, Angelica Perri, Simo e Nigra. L’Arena dello Stretto ‘Ciccio Franco’, con il suo suggestivo affaccio sul mare, si conferma quindi come il teatro naturale di un evento molto atteso, pronto a trasformarsi in una grande festa collettiva tra musica, ospiti, regali, ritmo e sorprese. “Considerato il successo dello scorso anno abbiamo ritenuto replicare questa grande festa di piazza dedicata al lavoro. E’ stata una scommessa vinta dal sindaco Giuseppe Falcomatà e da tutta l’amministrazione, ci lavoriamo da tempo. Quest’anno abbiamo provato ad alzare un po’ il livello con un cast internazionale”. Così il vicesindaco metropolitano di Reggio Calabria, Carmelo Versace, presente alla kermesse. “Oggi però – ha aggiunto – non è solo musica, è principalmente la festa dei Lavoro e dei lavoratori e, oltre ai momenti di riflessione, sui temi sociali, al ricordo di chi non c’è più a causa di incidenti sui luoghi di lavoro, volevamo regalare un momento di aggregazione ai nostri concittadini, a tutto il territorio. Noi vorremmo sempre di più – ha concluso – che la nostra terra venga raccontata in maniera diversa, attraverso anche la musica, la socialità e alla cultura”.