Sindacato di Polizia Penitenziaria Segreteria Generale

IN CALABRIA INIZIATIVE DI SOSTEGNO A DI GIACOMO (S.PP.) IN SCIOPERO DELLA
FAME AD OLTRANZA
Il segretario regionale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) della Calabria DI VASTO Natale
esprime “pieno sostegno e piena condivisione” alla nuova clamorosa azione di protesta e di
disobbedienza civile decisa dal segretario generale del S.PP. Aldo Di Giacomo che ha iniziato lo
sciopero della fame ad oltranza, vale a dire, sino a quando non ci saranno primi atti concreti ed
efficaci da parte del Governo e in particolare del Ministro alla Giustizia Bonafede in direzione di un
intervento adeguato alla drammaticità della situazione delle carceri italiane.
DI VASTO sottolinea che i clamorosi fatti di Sulmona, Viterbo ed Ariano Irpino, per citare solo gli
ultimi, in ordine di tempo, gravissimi episodi con uomini della polizia penitenziaria aggrediti, tenuti
in cella come ostaggi sino all’uso di olio bollente per ustionarli con conseguenze gravissime, hanno
superato il limite di ogni sopportazione. Anche nelle carceri calabresi – continua – si sono registrati
negli ultimi due mesi decine e decine di aggressioni al personale, liti e tafferugli tra detenuti,
sequestri di telefonini e sim, di sostanze stupefacenti, a riprova che la situazione è diventata
ingestibile specie per la carenza di personale. I nostri colleghi lavorano in una condizione di
quotidiano allarme che non è più tollerabile.
Condividiamo pertanto l’appello del nostro segretario Di Giacomo al nuovo Ministro della Giustizia
con la richiesta di interventi urgenti e straordinari tesi a fermare la mattanza che quotidianamente
vede vittime gli agenti di Polizia Penitenziaria, che svolgono il proprio dovere al servizio dello Stato
in strutture che ormai non garantiscono più alcuna sicurezza. L’auspicio è che la nostra protesta
solleciti il nuovo Governo e il nuovo Ministro a tenere fede ai primi annunci fatti per ritornare al
pieno controllo delle carceri e fuori di esse il controllo della sicurezza dei cittadini, tenuto conto che
ogni giorno 15 poliziotti in media sono costretti a ricorrere alle cure di sanitari.
Anche la Regione per le competenze attribuite in materia di assistenza sanitaria, attività di
formazione ed altro a favore dei detenuti – conclude Di vasto annunciando che si stanno definendo
azioni di protesta di tutto il personale calabrese di polizia penitenziaria – non può far finta di nulla e
disinteressarsi di queste problematiche come della generale inadeguatezza strutturale e di servizi
degli istituti di pena presenti sul nostro territorio. E sono convinto che anche i Prefetti Calabresi si
attiveranno a raccogliere le nostre sollecitazioni.

Riceviamo e pubblichiamo