



CARIATI (Cs), lunedì 10 luglio 2023 – Discarica di Scala Coeli, i sindaci del territorio stanno lavorando
in squadra per la sicurezza di tutti e sono attenti ed impegnati, insieme a tutte le altre istituzioni
sovracomunali competenti, per la soluzione celere ed efficace del problema purtroppo verificatosi. Il
nostro mare resta assolutamente balneabile così come hanno confermato le analisi chimiche, fisiche
e batteriologiche eseguita dall’Arpacal. Non vi è alcun pericolo per nessuno, così come ribadito
attraverso la revoca delle ordinanze sindacali di divieto di balneazione. Non serve quindi alcun
allarmismo, ma solo impegno ecologico diffuso, quotidiano e senza sconti per nessuno.
È quanto dichiarano i Sindaci di Cariati Cataldo Minò, di Crucoli Cataldo Librandi, di Terravecchia
Paolo Pignataro e di Scala Coeli Giovanni Matalone che nella giornata di ieri (domenica 9 luglio)
hanno partecipato al sopralluogo tecnico predisposto ed effettuato dal dipartimento ambiente della
Regione Calabria sul sito interessato dall’emergenza in contrada Pipino.
Il sopralluogo è stato coordinato dal direttore generale del dipartimento Salvatore Siviglia insieme al
direttore scientifico dell’Arpacal Michelangelo Iannone ed alla presenza dell’amministratore unico
della Bieco Srl, società titolare della discarica in questione, Eugenio Pulignano.
In aderenza e sostegno alle verifiche approfondite volute dallo stesso Presidente della Regione
Roberto Occhiuto ed a quelle predisposte dall’Arpacal su incarico della Procura dell Repubblica di
Catanzaro, i Primi Cittadini hanno voluto presenziare al sopralluogo regionale per verificare
direttamente la corretta prosecuzione del programma di svuotamento del percolato secondo il
cronoprogramma stabilito.
La Regione Calabria ha colto l’occasione per ribadire che, ultimata la fase di svuotamento, si
procederà alla caratterizzazione ed alla bonifica del sito.
La vicenda sotto controllo della discarica di Scala Coeli – sottolineano i sindaci di Cariati,
Terravecchia, Scala Coeli e Crucoli – non può in ogni caso diventare l’unica questione ambientale
oggetto di attenzione pubblica.
Serve un monitoraggio territoriale a 360 gradi, così come sta cercando di dimostrare lo stesso
Presidente Occhiuto. È dei giorni scorsi – ricordano – l’ordinanza regionale attraverso la quale i
comuni vengono intimati a verificare ed a comunicare la presenza di eventuali bozzi e scarichi
abusivi, il funzionamento e l’idoneità delle vasche a tenuta stagna non dotate di autorizzazione allo
scarico; nonché di verificare nelle zone servite dalla rete fognaria pubblica l’eventuale presenza di
utenze obbligate all’allacciamento e non ancora collegate alla rete così come la corretta gestione di
rifiuti speciali quali liquame presso impianto idoneo e dotato delle necessarie autorizzazioni.
Perché la tutela dell’ambiente – concludono Minò, Librandi, Pignataro e Matalone – è e deve essere
considerata assunzione di responsabilità collettiva e trasversale ed impegno quotidiano in tutte le
direzioni, tanto delle istituzioni regionali, provinciali e comunali quanto delle comunità locali, nella
consapevolezza che nessuna distrazione in merito può più essere tollerata perché incompatibile con
lo sviluppo ecosostenibile e durevole della nostra regione. – (Fonte: Comune di Cariati –
Comunicazione istituzionale/strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying)