RIFIUTI AGRICOLI, DA PROBLEMA A RISORSA AL MAJORANA PRESENTATO PROGETTO SU PODOLICA IL DIRIGENTE: PREZIOSA FORMAZIONE PER STUDENTI

CORIGLIANO-ROSSANO (Cs), giovedì 16 marzo 2023 – Intuizioni come quella del Progetto Frasca
(dall’omonimo ramoscello di foglie), che partono dalla tradizione e dai metodi utilizzati in passato in
agricoltura, offrono l’occasione a quanti sono deputati alla formazione dei futuri imprenditori per
indicare loro quali siano i possibili percorsi verso il Km0, il biologico, la tutela della sovranità
alimentare e l’economia circolare.
È quanto ha dichiarato il dirigente scolastico Saverio Madera intervenendo nel corso dell’evento
ospitato nei giorni scorsi dall’Istituto Majorana focalizzato sul progetto inserito nel Psr Calabria 2014-
2020, complimentandosi con gli organizzatori per l’elevata caratura scientifico-tecnica dell’iniziativa
che potrebbe avere importanti ricadute anche su questo territorio e ringraziando per la straordinaria
opportunità di crescita condivisa con la comunità scolastica.
Estrarre dai rifiuti agricoli, in particolare dai residui di potatura degli ulivi e dalle acque di vegetazione
dei frantoi, i polifenoli da utilizzare nella catena alimentare dei bovini podolici, razza autoctona
calabrese, come antibiotico naturale, riducendo così l’uso di medicinali e farmaci veterinari. È,
questo, in estrema sintesi l’obiettivo che il progetto intende sperimentare monitorando gli effetti sia
sull’apparato gastrointestinale e sul sistema immunitario degli animali e sia i benefici apportati al
consumatore dalla carne di questi bovini.
Partito dall’azienda La Sulla di Paludi guidata da Vincenzo Brunetti, con i partner BioSmurra, Zalapino,
Frantoio Converso, Vinciprova, azienda bio Zubaio, Anselmi e Cibus, l’utilizzo di queste essenze può
rappresentare un’alternativa agli antibiotici chimici utilizzati sugli animali per curarli e una risposta
alla dispersione nell’ambiente di questi residui (ad esempio è vietato bruciare frasche e disperdere
nelle acque i residui dei frantoi).
Innovazione tecnologica per una filiera agroalimentare sostenibile e di qualità. – L’uso sostenibile
dei sottoprodotti della filiera olivicola-olearia per migliorare la salubrità e la qualità dei bovini podolici
autoctoni calabresi – progetto Frasca. È stato, questo, il tema che ha fatto da filo conduttore
all’incontro. A conclusione della giornata i partecipanti sono stati coinvolti in un consumer test, una
degustazione guidata di carne bovina, con la compilazione della scheda sensoriale a cura
dell’Università del Molise e dell’azienda La Sulla.
Coordinati da Antonio Andreoli sono intervenuti insieme al dirigente scolastico Madera, il funzionario
della Regione Calabria Francesco Cufari, il consigliere regionale Giuseppe Graziano, per il CONAF –
Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali la consigliera Carmela Pecora, il
segretario dell’Ordine dei Biologi Calabria Giovanni Misasi e Vincenzo Brunetti, capofila del progetto
Frasca. – Innocenzo Mazzalupo, dirigente di ricerca CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e
l’analisi dell’Economia Agraria, la docente Unical Rita Mazzalupo e Giuseppe Maiorano professore
ordinario dell’Unimol hanno curato i successivi seminari divulgativi.
Nel pomeriggio il programma che si è concentrato sulle attività e sui risultati del Progetto, ha visto
gli interventi del responsabile Crea Mazzalupo, della docente Mazzalupo, del docente responsabile
per l’Università della Calabria Cesare Oliverio – Rossi e di quello per Unimol Giuseppe Maiorano. –
(Fonte: IIS E. Majorana/Corigliano-Rossano – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin
Montesanto Comunicazione & Lobbying

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