
TARSIA (CS), lunedì 13 ottobre 2025 – La memoria non è un museo: è una scelta quotidiana di
pace e responsabilità. Con questo appello, accolto da un lungo applauso di studenti e docenti, la
storica Anna Foa ha ricevuto nella Sala Conferenze del Museo Internazionale della Memoria di
Ferramonti di Tarsia la seconda edizione del Premio Ferramonti per il saggio Il suicidio di Israele
(Laterza), trasformando il MID di Ferramonti in un vero laboratorio civile dove storia, coscienza e
futuro dialogano a viso aperto.
APPUNTAMENTO CHIAVE PROGRAMMAZIONE CULTURALE REGIONALE
L’evento si è svolto lo scorso venerdì 10 ottobre, nella Sala Conferenze del Museo Internazionale
della Memoria di Ferramonti di Tarsia, gremita di studenti, docenti, rappresentanti istituzionali e
cittadini provenienti da tutta la provincia. La cerimonia, organizzata dal Comune di Tarsia in
collaborazione con il Museo Internazionale della Memoria, si è aperta con i saluti istituzionali del
Sindaco Roberto Ameruso e del consigliere comunale con delega alla Cultura Roberto Cannizzaro.
AMERUSO: UNA SCELTA CHE INORGOGLISCE IL TERRITORIO
Conferire questo premio ad Anna Foa – sottolinea il Primo Cittadino ricordando il riconoscimento
della Medaglia al Merito Civile conferita meno di un anno fa dal Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella alla comunità – è una scelta culturale, civica e politica che inorgoglisce l’intero territorio.
Ferramonti non consegna medaglie alla memoria: educa al presente, ricordando che i diritti non
sono negoziabili. Il consigliere Cannizzaro ha inquadrato l’iniziativa nel programma culturale del
Museo, centrato sul tema dei Diritti Umani, confermando il ruolo di Ferramonti come presidio
educativo permanente della Calabria contemporanea.
FERRAMONTI SI TRASFORMA IN UNA PALESTRA DI CITTADINANZA
Hanno portato i saluti Francesca Nardò, in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Regionale della
Calabria, Rossana Perri, dirigente dell’IIS Lucrezia della Valle di Cosenza, e Brunella Baratta,
dirigente del Liceo Classico Gioacchino da Fiore di Rende, impossibilitata a partecipare per impegni
istituzionali. La platea, composta in gran parte da delegazioni studentesche, ha animato un
confronto serrato con l’autrice: domande puntuali, riferimenti storici, richiami al presente. Un
dialogo che ha trasformato Ferramonti in una palestra di cittadinanza attiva.
LA MOTIVAZIONE: RIGORE STORICO, CORAGGIO CIVILE
Il moderatore Umberto Filici, componente del Comitato Tecnico Scientifico del Museo, ha illustrato
la motivazione del conferimento, sottolineando come il saggio di Anna Foa analizzi con rigore
l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e ripercorra la storia del sionismo nelle sue diverse
declinazioni. Nel suo racconto – ha spiegato – Foa distingue tra il sionismo della Diaspora, solidale
e sociale, e quello contemporaneo, evidenziando il dialogo possibile tra due visioni del mondo e
della convivenza. Un percorso critico che trova a Ferramonti, ancora una volta, un luogo-simbolo
capace di parlare al presente.
DIALOGO CON LA DIRETTRICE: IL LIBRO COME STRUMENTO DIDATTICO
La direttrice del Museo, Teresina Ciliberti, ha valorizzato la struttura del volume come strumento di
lavoro per le scuole e ha dialogato con l’autrice sul valore pedagogico della memoria. Nel corso
della conversazione, la direttrice ha chiesto alla Foa cosa cambierebbe del suo libro in una
prossima edizione, alla luce delle recenti notizie di tregua in Medio Oriente. La storica ha ribadito la
necessità di una pace giusta e duratura, fondata su diplomazia e riconoscimento reciproco:
qualunque sostegno ai diritti di Israele – queste le parole dell’autrice – non può prescindere dal
rispetto dei diritti dei palestinesi.
GLI STUDENTI IN CATTEDRA: VIDEO, LETTURE, APPLAUSI
Gli studenti dell’Istituto Lucrezia della Valle hanno anche presentato un video liberamente tratto
dal saggio, accolto con applausi convinti dalla scrittrice e dal pubblico. Il Museo aveva donato il
volume alle classi, accompagnando la preparazione all’incontro con letture guidate e momenti di
approfondimento. Il confronto ha offerto ai ragazzi la possibilità di vivere la memoria come
esperienza viva, partecipata e critica.
LA CONSEGNA DEL PREMIO: UN GESTO CHE IMPEGNA
Nel momento conclusivo, il Sindaco ha consegnato la Targa del Premio Ferramonti ad Anna Foa,
ringraziandola per il suo contributo di rigore intellettuale e coraggio civile. Ferramonti – ribadisce in
chiusura Ameruso – è un MID vivo: qui la memoria non si limita a ricordare, cura, unisce,
impegna. Da questo luogo convalescente e risanabile ogni giorno, riparte un’idea di Calabria che forma
coscienze e costruisce futuro.
MEMORIA IN CAMMINO: DAL CINEMA ALLA STORIA
Il Premio Ferramonti conferma la sua identità di ponte tra linguaggi e generazioni. Dopo l’esordio
cinematografico della prima edizione – con il docu-film Fellini e l’Ombra di Catherine McGilvray,
nell’anno del centenario del Maestro e nel segno del dottor Enst Bernhard, cui è intitolato il Parco
Letterario di Ferramonti – la seconda edizione affida alla saggistica storica il compito di tenere
insieme verità, complessità e responsabilità. Un cammino di educazione civile e identitaria che da
Tarsia continua a parlare al mondo. – (Fonte: Comune di Tarsia – CS – Comunicazione
Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying)
