CALOVETO (CS), venerdì 31 ottobre 2025 – L’Ufficio Postale è lo Stato che resta, che non arretra,
che continua a servire e ad ascoltare anche nei luoghi più piccoli. È qui che la presenza pubblica
diventa presidio di cittadinanza, innovazione e fiducia. E per noi, che viviamo nei comuni
dell’entroterra, questa rete rappresenta non solo un servizio, ma anche il diritto di non sentirsi
periferia di nessuno.
POSTE ITALIANE, UNO DEI PILASTRI PIÙ SOLIDI DELLA COESIONE NAZIONALE
È quanto dichiara il Sindaco Umberto Mazza di rientro da Roma, dove ieri, nel Centro Congressi La
Nuvola dell’EUR, ha partecipato – insieme ad altri 200 sindaci provenienti da tutta Italia, tra cui 11
della provincia di Cosenza – alla cerimonia per i 150 anni del risparmio postale, alla presenza del
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un momento solenne – ricorda – dal quale è emerso
quanto la rete di Poste Italiane sia oggi uno dei pilastri più solidi della coesione nazionale,
un’infrastruttura di prossimità che tiene insieme territori e persone, garantendo servizi essenziali
anche dove altri si sono ritirati.
MAZZA: GRAZIE A CDP ABBIAMO REALIZZATO PIAZZA CADUTI E CIMITERO
Nel corso della cerimonia è stato ricordato come, proprio grazie ai risparmi dei cittadini raccolti da
Poste Italiane attraverso libretti e buoni fruttiferi postali, la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) abbia
potuto finanziare nel dopoguerra opere pubbliche fondamentali per la crescita dell’Italia – come
l’Acquedotto Pugliese – contribuendo allo sviluppo economico e infrastrutturale dell’intero Paese.
Un modello virtuoso che, nel tempo, ha permesso anche ai comuni più piccoli di realizzare
investimenti concreti. Anche il nostro Comune – sottolinea il Sindaco – grazie ai mutui a tasso
agevolato della CDP e ai cofinanziamenti regionali, è riuscito a riqualificare Piazza dei Caduti e ad
ampliare il Cimitero comunale, migliorando la qualità urbana e la vivibilità del territorio. Questo
dimostra che il risparmio dei cittadini, quando resta ancorato ai territori, produce valore reale,
bellezza e servizi per tutti.
GLI UFFICI POSTALI COME PRESIDIO DI COMUNITÀ
Nel tempo in cui gli sportelli bancari chiudono – spiega il Primo cittadino – l’Ufficio Postale resta la
soglia quotidiana della fiducia pubblica. Qui i cittadini trovano ancora qualcuno che li ascolta, li
aiuta, li accompagna. Qui si misura la distanza tra l’abbandono e la presenza. Secondo i dati di
Banca d’Italia, negli ultimi dieci anni in Italia sono stati chiusi oltre 4.000 sportelli bancari. Nelle
stesse aree, Poste Italiane ha invece mantenuto attiva la propria presenza, rafforzandola con
servizi finanziari, assicurativi e digitali. Questo – continua – significa che mentre altri si ritirano,
Poste resta. E nel restare, così come ha ricordato bene il Presidente Mattarella, tiene vivo il senso
dello Stato. Ogni volta che un cittadino entra in un Ufficio Postale, sente che la Repubblica non è
lontana ma è lì, accanto a lui, nella sua comunità.
POLIS, LA CASA DIGITALE DELLE COMUNITÀ
Caloveto, inoltre, è tra i comuni serviti dal Progetto Polis, il grande piano nazionale da 1,12 miliardi
di euro, promosso da Poste Italiane con il sostegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
e finanziato dal PNRR. L’obiettivo del programma è quello di trasformare ogni Ufficio Postale in uno
sportello unico della Pubblica Amministrazione, dove poter richiedere certificati, accedere ai servizi
previdenziali e sanitari, gestire pratiche digitali e amministrative senza dover raggiungere i centri
maggiori. Polis per la nostra comunità – aggiunge il
Sindaco – è stata la risposta concreta alla
desertificazione amministrativa e bancaria dei territori interni. È la nuova forma di cittadinanza:
digitale, equa, moderna, ma soprattutto umana.
CALOVETO COME MODELLO DI PROSSIMITÀ
Il nostro obiettivo – conclude Mazza – è far sì che vivere in un piccolo comune non significhi
rinunciare a nulla. L’Ufficio Postale, con i suoi nuovi servizi digitali e la sua presenza costante, è la
prova che anche nei borghi può abitare il futuro. E lo Stato che resta non è nostalgia, ma la
condizione per costruire, qui e ora, una modernità giusta e inclusiva. – (Fonte: Comune di Caloveto – Lenin Montesanto/Contenuti Strategie & Lobbying).












