

ALTOMONTE (CS), mercoledì 19 luglio 2023 – Il caro carburante rischia di stroncare la
stagione turistica calabrese, già meno sfavillante di quella di altre regioni del Sud. Il costo
del diesel e della benzina alle colonnine del rifornimento è ritornato a lievitare di giorno in
giorno, senza alcuna prospettiva di miglioramento; soprattutto in autostrada dove un
pieno per un’auto familiare è arrivato a sfiorare i 120 euro. È emblematico il prezzo
imposto alle stazioni di servizio di Frascineto, le prime che si incontrano all’arrivo in
Calabria dove un litro di combustibile servito costa addirittura 2,350 Euro. Basta così. Si
trovino soluzioni immediate o sarà un disastro.
È quanto denuncia Luigi Pignataro, responsabile zonale della sede dell’Unione per la Difesa
dei Consumatori (UDiCon) di Altomonte annunciando che in queste ore, la segreteria
nazionale e regionale dell’associazione sta valutando di sporgere un’articolata segnalazione
al Ministero dell’Impresa affinché si possa intervenire concretamente per una tempestiva
calmierazione dei prezzi dei prodotti raffinati.
Di questo passo – aggiunge Pignataro – molti vacanzieri, soprattutto le famiglie che
preferiscono muoversi in macchina, sceglieranno mete più vicine e non preferiranno
trascorrere le loro ferie in Calabria in quanto il costo del carburante potrebbe andare ad
incidere per oltre il 50% sul budget della vacanza. Serve un freno, serve un rimedio
immediato.
Il Governo – precisa ancora il responsabile zonale di UDiCon Altomonte – deve subito
attuare delle misure di salvaguardia per tutelare il sacrosanto diritto al riposo delle famiglie
italiane e, di riflesso, salvaguardare l’economia di regioni come la Calabria che, soprattutto
in alcuni territori, vivono esclusivamente del turismo estivo. Siamo vittime di una farsa
globale considerato che, ancora ad oggi, il costo del greggio continua a rimanere di molto
al di sotto dei 100 dollari al barile, soglia che giustificherebbe un eventuale aumento
sproporzionato del prezzo del carburante.
Non possiamo permettere – conclude Pignataro – che l’ombra della speculazioni rovini le
ferie degli italiani e peggiori la già difficile situazione economica degli esercenti turistici,
soprattutto quelli del Meridione. – (Fonte: Udicon Provinciale Cosenza – Comunicazione
Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying